È stata l’azienda zootecnica di Piero Azara a ricevere la targa messa in palio dalla Coldiretti Sardegna durante il fine settimane della fiera regionale di bovini di razza Charolaise e Limousine a Ozieri. L’imprenditore gallurese si è distinto per la tenacia e la determinazione che più di quarant’anni fa lo hanno spinto a portare nell’isola i primi capi di razza Limousine, dando così inizio a quello che oggi è ritenuto uno dei filoni più importanti nel mondo dell’allevamento sardo. A consegnare il premio sono stati il direttore della Coldiretti Sardegna, Luca Saba; il direttore della Coldiretti Sassari e Gallura, Ermanno Mazzetti; il responsabile Anacli Sardegna, Vanni Tamponi.
I vincitori della sesta edizione della mostra regionale sono state le azienda agricole Cossu-Campus di Osilo per le Limousine e Abeltino-Filigheddu per le Charolaiese: entrambi gli allevamenti hanno ottenuto il punteggio più alto nelle diverse categorie in gara. I titoli di campione assoluto sono andati, invece, a Luca Fele per le Charolaise e a i fratelli Cudoni per le Limousine.
«Siamo fieri dei risultati ottenuti dagli allevamenti del nord Sardegna – afferma il direttore della Coldiretti Sassari e Gallura, Ermanno Mazzetti – a riprova del buon lavoro svolto. Negli ultimi anni il numero e la qualità degli allevamenti Charolaise e Limousine è cresciuto a tal punto da consacrare la Sardegna tra le regioni più rappresentative su scala nazionale. Un risultato che ha consentito ad Ozieri di ottenere la nomina per l’organizzazione della mostra nazionale nel 2018».
Il successo della sesta edizione della rassegna zootecnica e gli ottimi risultati raggiunti in termini di premi e di pubblico (stimato in oltre 20mila presenze) non devono distogliere l’attenzione delle istituzioni locali e nazionali dalla grave crisi che sta colpendo il comparto. Tra prodotti sottopagati e calamità naturali, i danni per allevatori e agricoltori sono stimabili in diversi milioni di euro. In quasi tutti i settori agricoli e zootecnici ci si ritrova spesso a produrre sotto i costi di produzione a causa di un mercato distorto che non garantisce una remunerazione equa agli attori della filiera.
Secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea, ad aprile le precipitazioni si sono dimezzate in tutta Italia (-47,4%) mentre a marzo la riduzione era stata del 53%. Le precipitazioni sono risultate sotto la media anche durante l’inverno con un picco negativo nel mese di dicembre in cui è caduta il 67% di acqua in meno. Le mancate precipitazioni hanno compromesso gli erbai, i pascoli e tutte le produzioni da campo. Perdite che si pagheranno anche nei prossimi mesi.
«La situazione è davvero drammatica – sottolinea il presidente di Coldiretti Sassari, Battista Cualbu – l’intero comparto agricolo è tartassato, oltre che dai prodotti sottopagati, da annate da incubo: il clima è impazzito. Passiamo da un estremo all’altro, con temperature sempre fuori la media. Le piante non possono seguire il proprio corso naturale perché al momento della fioritura le gelate primaverili bruciano le gemme come successo nei vigneti. Le perdite sono talmente elevate che è difficile anche quantificarle».
28 Aprile 2017
Grande successo per la fiera zootecnica di Ozieri