De@Terra. Monica Saba, imprenditrice di Arbus, è una delle sei donne italiane protagoniste di un processo innovativo nella propria azienda che si sposa con la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio naturalistico. Le sue scelte hanno dato un contributo significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali e l’hanno messa ai primi posti della graduatoria del concorso indetto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, di concerto con la Rete Rurale Nazionale (RRN). Coltivatrice e allevatrice di capre dal 2001 ha poi cominciato nel 2005 la trasformazione del latte che proviene dal gregge che vive allo stato brado nutrendosi di macchia mediterranea, erbe aromatiche ed endemiche.  Col tempo è diventata una Food Cheese Designer: ha introdotto nella sua azienda “Genn’è Sciria” un packaging realizzato con tessili selvatici di lana autoctona sarda termo igrometrica (firmata Edilana) che permette di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche del formaggio. Nel 2013 si è avvicinata a nuovi progetti come l’utilizzo dei forni solari del Re Sole, realizzati sempre con isolante termico di Edilana, che consentono di cucinare senza gas ed elettricità usando semplicemente la radiazione solare diretta, eliminando così totalmente le emissioni di C02.   Il 6 maggio, nella sala Cavour del palazzo del Palazzo dell’Agricoltura a Roma, Monica Saba ha ritirato il premio De@Terra assieme a Mariangela Costantino, Martha Gasslitter Mulser,  Manuela Pagani, Paola Maria Sfondrini, Laura Tinazzi. Con loro parteciperà ad una visita di studio in realtà agricole dell’Unione Europea, individuate tramite il Programma Rete Rurale Europea. L’imprenditrice sarda, durante le premiazioni, ha colto l’occasione per descrivere le bellezze e le potenzialità dell’isola, soffermandosi poi nello specifico su alcuni ambiziosi progetti “verdi” ai quali sta lavorando insieme a patners forti,quali Edilana e Casaverde CO2.0 , dice Monica Saba, . Monica Saba, che è anche vice coordinatrice regionale di impresa donna Coldiretti e presidente del consorzio di imprese di Arbus Ciao, ha poi illustrato come l’idea della collaborazione tra aziende, basata sul riutilizzo dei prodotti, abbia convinto grandi realtà., precisa Monica Saba . Anche la politica deve fare la sua parte e viaggiare alla stessa velocità delle aziende:, aggiunge Saba. Il privato, dal canto suo , il buon esempio lo dà tutti i giorni:,conclude l’imprenditrice,< le aziende si stanno convertendo alla rivoluzione culturale legata ad uno sviluppo ecosostenibile che abbraccia i settori food e no food. E’ questa la strada giusta da percorrere.