26 Maggio 2015
Prestito di conduzione: strumento creditizio necessario per le imprese agricole

“Per l’agricoltura occorre studiare strumenti creditizi ad hoc”. La richiesta di Coldiretti Sardegna, anche da questo punto di vista, è sempre stata chiara e supportata da proposte concrete.

Uno di questi è il credito di conduzione o credito di esercizio che in passato è stato largamente utilizzato dalle imprese agricole sarde e che pure oggi farebbe molto comodo e risolverebbe diversi problemi agli agricoltori e allevatori.

Da tempo, oltre un decennio, la Regione lo ha accantonato in seguito alle norme comunitarie che limitano e regolarizzano gli aiuti di Stato.

Secondo Coldiretti Sardegna, senza inciampare nelle restrizioni comunitarie, oggi è possibile riattivare il credito di conduzione; un prestito a tasso agevolato, a breve durate (una campagna agraria) che verrebbe incontro alle esigenze contingenti delle imprese agricole: servirebbe per sostenere parte dei costi vivi a inizio stagione.

“E’ uno strumento tanto utile quando necessario – sostiene il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. In altre regioni come Piemonte, Emilia Romagna e Toscana, il prestito di conduzione è realtà. Anche da noi, grazie al de minimis, la Regione, con procedure snelle, potrebbe stipulare delle convenzioni con le banche e abbattere i tassi di interesse per piccoli prestiti. Con pochi denari si otterrebbe un effetto moltiplicatore”.

“In questi anni gli industriali caseari si sono sostituiti alle banche e alla Regione – spiega il presidente sardo della Coldiretti Battista Cualbu – attivando loro stessi una sorta di prestito di conduzione con le cosiddette caparre. La sua diffusione, per quando controproducente per i pastori che in questo modo firmano delle cambiali in bianco, stanno a dimostrarne l’esigenza”.

“Per questo – prosegue Cualbu – è bene che la Regione, prenda esempio dagli altri territori e proceda all’attivazione del prestito di conduzione e di tutti gli altri strumenti creditizi, in primis il microcredito più volte annunciato e mai attivato, liberando in particolare i pastori dal ricatto delle caparre”.