20 Maggio 2014
PRODOTTI SARDI AL 100%: LA REGIONE SARDEGNA NON PERDA L’OCCASIONE

COLDIRETTI: IN ESAME IL DL SU COMPRA SARDO E SU MARCHIO DI QUALITA’ SARDEGNA
E’ prevista per domani l’audizione delle organizzazioni agricole su due progetti di legge importantissimi per la Regione Sardegna: si tratta dell’istituzione del marchio qualità Sardegna, che potrebbe identificare i prodotti di qualità made in Sardegna al 100% ed il meccanismo del marchio “compra Sardo” presentato come proposta di legge di iniziativa popolare già nel 2012 ed sino ad oggi fermo negli uffici del consiglio regionale.
“Coldiretti Sardegna è assolutamente favorevole all’istituzione di leggi che consentano di promuovere e valorizzare i prodotti sardi” afferma Battista Cualbu presidente di Coldiretti Sardegna “ a patto che per prodotto Sardo si intenda chiaramente quello realizzato al 100% nell’isola, dalla produzione della materia prima sino alla trasformata. Rispettiamo chi acquista materia prima da fuori regione, ma i consumatori devono avere chiarezza e riteniamo che se la Regione Sardegna insieme all’Assessorato all’Agricoltura intendono promuovere un marchio di qualità dei prodotti agroalimentari regionali lo debba fare promuovendo la filiera sarda al 100%.” aggiunge Cualbu.

Coldiretti Sardegna in questo modo ribadisce ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, le proprie posizioni rispetto alle ultime considerazioni della Confindustria Sardegna secondo la quale sarebbe importante la tradizione nella trasformazione e la ricetta per la valorizzazione delle produzioni.
“Pur condividendo l’importanza della ricetta e della tradizione” afferma Luca Saba direttore di Coldiretti Sardegna “ riteniamo come organizzazione che questo non basti per l’identificazione di un prodotto come sardo, la consideriamo come un’occasione sprecata di crescita per la Sardegna, basterebbe infatti distinguere il prodotto made in Sardegna al 100% attraverso la dizione “trasformato in Sardegna” che garantirebbe chiarezza per i consumatori e non toglierebbe nessun valore aggiunto all’elemento ricetta e tradizione. Perché questo non è accettato e dobbiamo ricorrere alla Regione per proteggere il vero made in Sardegna?” conclude Saba.
“Ci auguriamo che domani la commissione attività produttive possa dare politicamente una spallata forte al cammino di queste leggi perché possano trovare applicazione nel più breve tempo possibile naturalmente sperando che la politica abbia il coraggio di superare anche i ricorrenti ostacoli Comunitari che spesso costituiscono l’alibi per fare leggi morbide ed inutili.” Conclude Battista Cualbu.